Si è inaugurato oggi 7 dicembre alle ore 18,30 il Museo della Corona, in occasione del Giubileo Lauretano e alla vigilia dell’apertura della Porta Santa.
Il progetto nasce da un sogno nel cassetto, quello di Renato Moroni e della sua Famiglia, proprietaria con lui della LAL, storica azienda marchigiana produttrice di oggetti sacri.
L’idea della famiglia Moroni è quella di dare, attraverso questo nuovo spazio espositivo, la giusta dignità nella storia economica e sociale di Loreto alla figura della “Coronara”.
La “Coronara” è la donna che infila a mano i rosari. Li compone pezzo per pezzo con mani leste e delicate e dà vita ad un oggetto di grande valore e significato. Un oggetto di preghiera, di culto e di ricordo.
Il Museo della Corona ospiterà tutta una serie di reperti legati alla creazione dei rosari, stampi e utensili che nel tempo hanno contribuito alla realizzazione e alla diffusione degli articoli religiosi; il materiale, proveniente dagli archivi di aziende storiche del settore, consentiranno di comprendere lo stato dell’arte e le evoluzioni tecnologiche via via introdotte nel corso degli anni.
La collezione attuale è comunque un primo tassello di quello che ambisce a diventare luogo collettore di una memoria storica fondamentale per la città di Loreto, cresciuta proprio intorno alla Santa Casa e alla forza del messaggio mariano per i pellegrini di tutto il mondo.
Sede del Museo, altro luogo intriso di memoria: le Cantine del Bramante. A due passi dalla Basilica, dalla Santa Casa e dalla figura di Maria, Madre d’Amore.
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